SALA
BAGANZA
Sala
Baganza (Säla in dialetto parmigiano) è un comune italiano di 5.394
abitanti della provincia di Parma, circa 12 km a sud del capoluogo
provinciale. È sede di numerose aziende del comparto metalmeccanico
e del settore agroalimentare (soprattutto lavorazione carne suina per
produzione di salumi), dislocate tra Castellaro e San Vitale Baganza,
sulla riva sinistra del torrente Baganza. L'offerta eno-gastronomica
è invidiabile: è terra delProsciutto
di Parma,
del Parmigiano-Reggiano e
zona di produzione del vino Malvasia.
Il toponimo Sala è di origine longobarda ed è attestato in molte regioni italiane, ad esempio: Sala Bolognese, Sala Comacina (Como), Sala Biellese, Sala Consilina (Salerno), La Sala, a Usigliano di Lari, Pisa, nonché in Svizzera, a Sala Capriasca. La sala era la terra direttamente occupata dal presidio germanico e si contrapponeva alle terre tributarie degli altri abitanti, che corrispondevano ai longobardi in veste di tributo parte dei raccolti. Il termine deriva dal longobardo saliz, che significa fattoria.
Il toponimo Sala è di origine longobarda ed è attestato in molte regioni italiane, ad esempio: Sala Bolognese, Sala Comacina (Como), Sala Biellese, Sala Consilina (Salerno), La Sala, a Usigliano di Lari, Pisa, nonché in Svizzera, a Sala Capriasca. La sala era la terra direttamente occupata dal presidio germanico e si contrapponeva alle terre tributarie degli altri abitanti, che corrispondevano ai longobardi in veste di tributo parte dei raccolti. Il termine deriva dal longobardo saliz, che significa fattoria.
Al centro dell'abitato si erge la Rocca Sanvitale, recentemente restaurata, che è ora visitabile.
Nel
suo territorio si trova parte del
PARCO
NATURALE REGIONALE DEI BOSCHI DI CARREGA
Il Parco
naturale regionale dei Boschi di Carrega è un'area
protetta situata in provincia di Parma.
Il
parco copre una superficie di circa 2000 ettari. Al suo interno
un'area di 1283 ettari è classificata come sito di interesse
comunitario denominato Boschi di Carrega.
È
stato il primo parco regionale istituito, nel 1982,
dalla Regione Emilia-Romagna.

Si estende su un'area di 1.270
ettari sui terrazzi fluviali tra il Taro e il Baganza,
prevalentemente nei comuni di Collecchio e Sala
Baganza. Comprendendo circa 1.600 ettari di area contigua (preparco),
quasi totalmente in territorio del comune di Sala Baganza, la
superficie supera i 2.800 ettari. La sede amministrativa del parco si
trova nel "Centro Parco Casinetto" a Sala Baganza. È
gestito da un Consorzio costituito tra la Provincia di Parma e i
comuni di Collecchio, Parma, Sala Baganza, Felino e Fornovo
di Taro.
Il Casino dei
Boschi è un edificio fatto costruire dalla duchessa Maria
Amalia di Borbone tra il 1775 e il 1789. Fu progettato
dall'architetto francese Petitot su un preesistente chalet
di caccia. Nel 1819 fu acquistato da Maria Luisa d'Austria, che
incaricò l'architetto Nicola Bettoli di ristrutturare
l'edificio secondo lo stile neoclassico.
Aggiunse un lunghissimo
colonnato con al centro il Casinetto, un edificio con orologio e
torre campanaria, che ospitava il teatrino di corte. La duchessa
incaricò il giardiniere Carlo Barvitius, proveniente dalla corte
degli Asburgo, di impiantare un elegante giardino
all'inglese.
Nel 1870 il Casino dei Boschi e il parco circostante,
che erano di proprietà del demanio nazionale del Regno
d'Italia, furono ceduti all'Ing. Grattoni; dopo la sua morte, nel
1881, vennero acquistati dagli attuali proprietari, i principi
Carrega di Lucedio. Il parco, grazie ad una convenzione coi
proprietari, è accessibile al pubblico, mentre l'interno della villa
non è visitabile.
La Villa
del Ferlaro venne fatta costruire dalla duchessa Maria Luisa
d'Austria su un preesistente edificio, il Casinetto Fedolfi, per
destinarla a residenza estiva dei suoi figli. L'architetto Paolo
Gazzola, incaricato dei lavori, apportò diversi ampliamenti
rifacentesi a schemi provenienti dal Palladio. Si trova a poca
distanza dal Casino dei Boschi ed è circondata da un parco
all'inglese ricco di piante esotiche e conifere secolari. La
residenza è attualmente di proprietà privata e non è visitabile
all'interno. L'ente parco organizza invece escursioni in carrozza per
gruppi organizzati nell'area circostante..
Il Bosco
della Capannella è una suggestiva zona del Parco che
costeggia la strada comunale che collega Sala Baganza a Collecchio,
detta Strada del Conventino. Predominano nel bosco i cerri e i
castagni, con larghe spianate prative. Al centro del bosco si trova
un casotto detto “la Capannella”, che era usato come capanno di
caccia fino ai primi decenni del Novecento. È un itinerario tra i
più frequentati dai visitatori sia a piedi che in bicicletta o a
cavallo.La Pieve di Talignano si trova sulla dorsale che
separa la valle del fiume Taro da quella del torrente
Scodogna. È un tipico esempio di architettura romanica,
risalente al XIII secolo. La facciata è arricchita da un
bassorilievo attribuito all'Antelami; vi è raffigurato San
Michele in lotta contro Satana per le anime dei defunti. La
chiesa è dedicata a San Biagio vescovo e martire. Si trova
lungo l'itinerario della famosa via Romea, percorsa durante
il Medioevo dai pellegrini per raggiungere Roma dal
nord'Italia e anche dal nord-Europa.
Nel
parco si trovano numerosi laghi e laghetti. I principali
sono il lago della Vigna (ca. 18.000 m2), il lago della Svizzera, il
lago della Grotta, il lago della Navetta, il lago dei Pini e il lago
Ponte Verde.
FAUNA
Il capriolo (Capreolus
capreolus) è senza dubbio l'animale più rappresentativo del parco.
Si trova libero in tutta l'area protetta. È presente da una ventina
d'aune aree anche il cinghiale.
Tra i mammiferi sono presenti anche l'arvicola, il riccio, il moscardino, il toporagno, lo scoiattolo e la lepre. Tra i carnivori la volpe, il tasso, la faina e la donnola.
Tra i mammiferi sono presenti anche l'arvicola, il riccio, il moscardino, il toporagno, lo scoiattolo e la lepre. Tra i carnivori la volpe, il tasso, la faina e la donnola.

Alcune
specie acquatiche vanno e vengono dal vicino Parco Regionale Fluviale
del Taro, come la garzetta, la nitticora, l'airone
cinerino e varie specie di anatre.
Tra
gli anfibi sono comuni il rospo comune, la rana verde,
la raganella e il tritone crestato; meno frequenti
il rospo smeraldino, l'ululone dal ventre giallo e
la salamandra pezzata. Tra i rettili è frequente la testuggine
palustre, che abita i laghi (in particolare il lago delle Navette) e
le pozze. Presenti anche l'orbettino, il biacco, il saettone e
la biscia dal collare. Segnalati sporadicamente anche la vipera
comune e il colubro liscio.